Centro Diurno per Autistici

LA SOCIETÀ DELL’ALLEGRIA

Sabato 15 dicembre 2018 ha avuto luogo l’inaugurazione di un Centro ricreativo per autistici alla presenza di Sua Eminenza il Cardinale Angelo Bagnasco, del Superiore dell’Italia Centrale Don Stefano Aspettati, dei nostri benefattori Ing. Ugo Salerno e Dott.ssa Michela Rocca per RINA, Dott. Luciano Gandini e Dott.ssa Irma Belardi per ANSALDO ENERGIA ed i più alti funzionari di CARIGE, del Sindaco Marco Bucci, dell’Assessore Ilaria Cavo, del Questore di Genova Sergio Bracco e soprattutto di tanti amici che ci hanno scaldato il cuore.

Ed il giorno 29 novembre 2019 presso l’Istituto Don Bosco di Sampierdarena ha avuto luogo l’inaugurazione degli spazi esterni del Centro “La Società dell’allegria”.

E’ stata restaurata la facciata, cambiato il cancello di entrata che era cadente, ristrutturato nei suoi spazi il giardino per renderlo più funzionale alle esigenze dei nostri ragazzi e sono stati anche sistemati un bellissimo forno per poter confezionare pizze ed un barbecue che permetteranno tanti lieti momenti di socializzazione…

Alle ore 19 Don Maurizio Verlezza, il Direttore, ha pronunciato un discorso di benvenuto per i presenti ed ha sottolineato l’importanza della presenza di tale centro all’interno dell’Istituto.

Sono seguiti gli interventi di: Franco Salaris, il responsabile del centro,Francesco Piccardo, che ci ha parlato della sua esperienza di educatore con i ragazzi autistici, Marco Bucci, il Sindaco di Genova, che ci ha onorato con la sua presenza, ed a seguire i tre più importanti benefattori che hanno reso possibile la realizzazione del centro, l’Ing. Ugo Salerno, Amministratore delegato RINA, il Dott. Luciano Gandini, responsabile comunicazione e relazioni esterne per Ansaldo Energia, l’Avv. Paolo Momigliano, Presidente Fondazione CARIGE, e, per finire, Mons. Nicolò Anselmi, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Genova.

Cos’è l’autismo

L’autismo è una disabilità dalle cause ancora sconosciute che secondo le ultime percentuali colpisce 1 bambino su 100… Tali numeri indicano una condizione di emergenza sociale che supera altre malattie invalidanti quali la sindrome di Down, la cecità o sordità. Solo da pochi anni è diventata oggetto di interesse da parte dei mass media e dell’opinione pubblica. In ambito scientifico le ipotesi di questa malattia sono tante, ma tale disturbo ha comunque conseguenze invalidanti tali da rendere quasi sempre problematico un sufficiente livello di autonomia e di integrazione sociale.

Perché questo centro?

Mio figlio Enrico, pur con tutti i suoi problemi, è stato fortunato perché è stato accolto dai Salesiani con un tale affetto da far diventare per lui il Don Bosco come una seconda casa… Sinceramente, sarebbe stato assai più semplice per me continuare a gestire il tempo di Enrico godendo delle mille attenzioni che gli sono quotidianamente offerte fra queste mura ma ho avuto, grazie a Dio, l’ispirazione che tanta ricchezza dal punto di vista umano doveva essere condivisa con altri e che ciò dovesse avvenire nella più assoluta gratuità… Così è nata l’idea di un Centro socio educativo per l’autismo con fini ludico-ricreativi affiancato da volontari, cooperative, istituzioni e da chiunque voglia collaborare alla costruzione di una realtà che permetta ai ragazzi di sentirsi accettati, accolti ed amati non solo dai propri cari.

E Don Maurizio ci ha creduto subito e si è prodigato in mille modi perché avvenisse. Sento fortemente l’esigenza di ringraziare innanzitutto la Famiglia Salesiana per l’affetto che ha dato e che continua a dare a nostro figlio e per l’accoglienza in questa bellissima sede di altri compagni di viaggio che condividono con lui il loro speciale modo di essere.

Ma oltre ai Salesiani vogliamo ringraziare i finanziatori: RINA, CARIGE ed ANSALDO ENERGIA che con grande generosità ci hanno permesso di trasformare questa sede e renderla accogliente per i nostri ragazzi.

Ma non sono i soli ad esserci stati vicini

Voglio ricordare anche i nostri fraterni amici Mario e Patrizia che hanno donato innumerevoli ore del loro tempo, amando questo progetto come noi e più di noi ed arrivando dove io, impegnato col mio Chicco, non avrei potuto… le ex allieve del Don Bosco, il CIV di Sampierdarena con i commercianti che ci sostengono, tutti gli amici, i volontari e gli animatori dell’Oratorio… Non ho parole adeguate per ringraziare tutti ma sono convinto che l’aspetto più importante, ancor più di quello economico, sia stato l’abbraccio dal quale siamo stati circondati, la solidarietà, la vicinanza, l’affetto che abbiamo percepito: tutto ciò è impagabile, tutto ciò ha per me, per noi un valore inestimabile e ci fa sentire meno soli di fronte alle avversità della vita…

Sono sicuro che questo centro migliorerà la vita di tante persone…

Adesso ed in futuro.

Grazie a tutti e di tutto cuore…

Franco Salaris

 

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